Mario
Pizzetti nasce nel 1922 in una famiglia contadina e fin da piccolo
entra in contatto col mondo agricolo e tutti gli strumenti correlati
a tale ambiente.
Soldato
e Caporale durante la Seconda guerra mondiale, svolge negli
anni successivi un'attività lavorativa autonoma come
camionista.
Nel
1984 cessa la propria attività avendo raggiunto il diritto
alla pensione e inizia a costruire modellini di vario tipo, ma in
gran parte relativi al mondo agricolo.
I modelli vengono creati utilizzando principalmente materiale di
recupero: barattoli di latta servono per ritagliare e sagomare le
lamiere dei trattori, vecchi giocattoli forniscono le ruote, da
piccoli elettrodomestici non più utilizzati vengono prelevati
i motori elettrici per dotare i modellini di movimento.
Alcune
parti come pulegge e ingranaggi vengono costruiti in maniera autonoma
utilizzando plastica e legno lavorato con un piccolo tornio.
Tramite
un ingegnoso ma semplice dispositivo a scatto, azionato da un
motorino elettrico, viene ricreato in ogni trattore il rumore del
motore che pur sembrando banale rende originale le creazioni così
realizzate.
Infine
è da sottolineare il fatto che la costruzione dei modellini,
assimilati a piccoli automi, avviene senza l'utilizzo di disegni
progettuali e/o calcoli di natura meccanica, ma il tutto (proporzioni e sincronismi) è
realizzato per approssimazioni successive con tanta pazienza, senso
pratico e creatività.
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